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Procrastinare in fin dei conti fa parte della natura umana e decidere di rimandare un impegno può dipendere da diversi fattori.

Di base i nostri comportamenti sono volti alla ricerca del piacere e dalla fuga dal dolore, ragion per cui procrastinare ci appare sempre una scelta appetibile. Ma un aspetto di cui meno si parla è la paura di commettere errori, di fallire, di rendersi conto di non essere all’altezza. E così l’autosabotaggio ci porta a pensare che rimandare sia la soluzione migliore. Spesso anche le menti dei perfezionisti cadono nella procrastinazione, col ragionamento: “se non ho ora il tempo e l’energia di renderlo perfetto non vale, perché o è perfetto o niente”.

Dunque non si tratta di semplice pigrizia, ma se diventa una prassi rischia di ostacolare la realizzazione dei nostri progetti di vita.

Procrastinare non è frutto di una caratteristica innata bensì di un’abitudine appresa, e come ogni abitudine, ce ne si può disfare. Ecco qualche dritta:

  1. Pianifica
    Sei più propenso a procrastinare se non hai un piano o un’idea per completare il tuo lavoro. Inizia a tenere traccia di tutti i tuoi compiti e le loro date di scadenza. Quando sei organizzato, avrai un quadro più ordinato e misurato all’interno del quale lavorare. Inoltre, riceverai una sensazione di soddisfazione portando a termine un compito previsto.
  2. Elimina le distrazioni
    Limitando il numero di distrazioni intorno a te, è più probabile che tu faccia quello che devi fare. Prova a spegnere il telefono, ritirarti in un luogo tranquillo e ascoltare musica classica o rumore bianco per soffocare qualsiasi rumore.
  3. Poniti degli obiettivi e procedi a piccoli passi
    Spesso tendiamo a procrastinare perché il lavoro da fare ci appare opprimente. Ma risulterà più facile iniziare un progetto se stabilisci obiettivi semplici e raggiungibili, piuttosto che affrontare un grande piano generico.
  4. Sfrutta i momenti giusti
    Cerca di completare le cose più difficili e faticose quando hai livelli più alti di energia e concentrazione.
  5. Sei fallibile
    Avrai anche bisogno di cambiare mindset, prendere in considerazione il fatto che stai intraprendendo un nuovo compito per il quale ti potrebbe mancare dell’esperienza, perciò dovrai essere disposto a trascorrere del tempo imparando. Non puoi aspettarti di eccellere immediatamente in una nuova abilità che hai appena iniziato. In sostanza, devi venire a patti con l’idea che c’è bisogno di pratica per migliorare, come per tutto, ed essere consapevole di poter fallire. La consapevolezza del fallimento è un altro passo importante per superare la procrastinazione.
  6. Sii responsabile
    Ricorda che sei responsabile per gli incarichi che completi o non completi, ma se hai bisogno di aiuto nel renderti responsabile, dillo a un amico o a un familiare e chiedi loro di verificare i tuoi obiettivi, scadenze e risultati.
  7. Consiglio extra: solo 5 minuti!
    Questo potrà suonare bizzarro ma esiste un metodo, chiamato per l’appunto “regola dei 5 minuti”, che consiste nell’impegnarsi a spendere solo cinque minuti su qualsiasi cosa si stia procrastinando, dopo di che si è liberi di fermarsi se si desidera. Nella maggior parte dei casi, le persone continuano a lavorare dopo la scadenza del timer, ma sapendo che avrebbero potuto smettere se avessero voluto dà loro quel piccolo incentivo in più per iniziare qualcosa che potrebbero aver rimandato.La regola dei cinque minuti funziona perché attacca la procrastinazione alla base. Trasformando il tuo compito in una gestibile azione di 5 minuti, il cervello non lo vedrà come una minaccia e di conseguenza non entrerà in modalità “risparmio energetico”. Inoltre, dopo aver ingannato il cervello ad iniziare, solitamente si metterà in marcia, e scoprirete che quei cinque minuti si trasformeranno in trenta minuti o anche di più. Questo perché a volte serve solo una spinta!
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