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La transizione ecologica, concetto trattato per la prima volta da Rob Hopkins, consiste nell’adottare un nuovo modello sociale ed economico utile per saper affrontare le sfide ecologiche in modo intelligente.

Questo concetto influenza non solo il nostro modo di pensare, ma ha anche impatti sulla salute umana, sull’ambiente in cui viviamo e come ci relazioniamo con quello che ci circonda.

A lungo termine questo metodo ci permetterà di adottare energie rinnovabili e modificare le nostre abitudini alimentari al fine di limitare gli sprechi.                                                                                                                                                               

Spesso non ci rendiamo conto di quanto questo sia importante per il nostro benessere fisico ma anche psicologico, infatti, essere circondati da un ambiente più sano, soprattutto nelle aree urbane, migliora la qualità dell’acqua e dell’aria, creando così l’aumento della biodiversità  e la diminuzione delle emissioni di gas serra con lo scopo di proteggere e preservare la terra.

È stato dimostrato che la transizione ecologica porti dei benefici significativi come l’ aumento della longevità della vita, la riduzione delle malattie cardiovascolari e ci sarebbe una diminuzione di casi di stress e depressione tramite il rifornimento di spazi per sport, attività ricreative, relax, contemplazione e coesione sociale di quartiere.

I cambiamenti climatici, la perdita della biodiversità e il degrado del suolo possono avere un impatto sul benessere umano minacciando la fornitura di servizi ecosistemici, come l’accesso all’acqua dolce e alla produzione alimentare.

L’inquinamento atmosferico è il più grande problema per la salute ambientale in Europa ed è associato a malattie cardiache, malattie polmonari e cancerogene.

Anche la salute della popolazione è influenzata negativamente dai cambiamenti climatici, attraverso ondate di calore, inondazioni e cambiamenti nella distribuzione delle malattie trasmesse da vettori.

Migliorare la qualità della salute ambientale è la chiave per prevenire le malattie e migliorare il benessere umano.

Le persone si espongono ad un’ampia gamma di sostanze pericolose giorno per giorno, a causa di queste sostanze che persistono nell’ambiente, aumenta la preoccupazione per gli effetti che possano verificarsi all’esposizione di queste nel corso della nostra vita, soprattutto durante periodi fragili come ad esempio l’infanzia, in stato di gravidanza o l’anzianità. 

Un ambiente pulito è essenziale per la salute umana.  Allo stesso tempo, l’ambiente locale ovvero l’ambiente circostante, può anche essere una fonte di fattori di stress ad esempio l’inquinamento atmosferico, il rumore, le sostanze chimiche pericolose che influiscono negativamente sulla salute.

Poiché le persone più povere hanno maggiori probabilità di vivere in ambienti degradati sono più sensibili agli impatti dei fattori di stress ambientali come l’affollamento e la scarsa qualità del quartiere e delle abitazioni, a causa di condizioni di salute preesistenti, cattivo stato nutrizionale e comportamenti specifici come il fumo o l‘inattività e possono anche incontrare vincoli nell’adattarsi ad evitare i rischi ambientali ovvero che si verifichi un fenomeno di instabilità geomorfologica come i disastri naturali.

Realizzare la transizione ecologica verso un futuro sostenibile è essenziale ma se ciò non viene fatto in modo giusto può avere effetti collaterali sociali negativi, in particolare in termini di posti di lavoro persi nelle industrie e la povertà energetica.

 

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